È TEMPO DI PARLARE D’AMORE – SECONDA PARTE
Dal mio articolo precedente: “Con la pace si vive in armonia”. Pace in questa accezione ha diverse sfaccettature, facenti parte del concetto di amorevolezza. Pace nel senso che bisogna pacificare sé stessi, nel senso di amarsi, non nel senso egoico, cioè di sentirsi perfetti e il centro dell’universo, ma di conoscersi e di accettare i propri punti forti, le proprie fragilità, i propri talenti, la parte che si considera ombra, cercando di migliorarsi, per sé stessi e anche per gli altri. La fisica quantistica sta dimostrando che l’apporto di ognuno crea la qualità della convivenza. Quindi niente paura. Responsabilità di ognuno è interrompere una lotta interiore o la spinta a prevalere o a soggiogare gli altri, perché poi il tutto si riflette all’esterno. Pace nel senso che non ci dovrebbero essere guerre, creano distruzione negli edifici, nel corpo e nell’animo. Rompono equilibri difficili da ricostruire. La parte più colpita è la fascia debole della popolazione. La mancanza di consapevolezza del sé e dei propri pensieri parole e azioni non cambiano la dinamica che resta medioevale, con mezzi diversi. In realtà non ci si confronta, non si media, non ci si viene incontro; la legge è quella della spada sebbene si usino i droni. Pace nel senso di accettare che si è qui sulla terra di passaggio, in affitto, avendo l’opportunità meravigliosa di convivere con sé stessi e con gli...
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