Mese: maggio 2024

L’INCERTEZZA

L’incertezza è il campo di gioco della vita, non si sa quello che può succedere un attimo dopo. Capita che davanti a questa inscindibilità gli umani provino timore, ansia, rinuncia al rischio, che comunque esiste. Creando un vivere in posizioni alquanto scomode, senza discernimento. Dove sta l’inghippo? Ciò nasce dall’ignoranza circa la natura dell’essere umano. Invece di essere curiosi e andare a conoscersi, stando in questo ampio campo di gioco, ci si blocca, evitando di usare la personale responsabilità per via dell’incertezza circa i risultati delle proprie scelte. Non si è sé stessi, non si va in profondità personali. Al riguardo esiste una sorta di incredulità. Spesso quando questa profondità dà segnali non la si ascolta.  Ci si perde in una superficialità tanto rassicurante quanto illusoria, inesistente, rimbalzando verso il fuori, perdendosi in meandri esteriori, che nulla hanno a che fare con chi si è, abbandonando le personali vene aurifere, con la probabilità di diventare elemosinanti di amore e accettazione. Accogliere l’incertezza della vita, usando la curiosità positiva, spinge verso sé stessi e a passaggi di senso. L’incertezza stimola l’impegnarsi con determinazione per conoscere e manifestare le infinite possibilità della vita e delle personali prerogative umane. In conclusione: la percezione dell’incertezza è una questione personale,...

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È TEMPO DI PARLARE D’AMORE – TERZA E ULTIMA PARTE

Una citazione dall’articolo iniziale è circa i “graffi” che la vita offre. Uso il verbo offrire perché sono i momenti di vero apprendimento. Lezioni che possono portare all’amorevolezza. Se non raccolte portano alla lamentela verso gli altri, nel ruolo di vittima.  Per vivere e migliorarsi è necessario agire questa scelta, solamente individuale. Ognuno dovrebbe discernere le proprie azioni, parole e pensieri, perché muovono la realtà del mondo, ma capita di non agire questa attenzione. L’appartenenza a un gregge appare più rassicurante e comodo, con un pastore che guida e un cane che lo tiene compatto. Si ha così poca conoscenza di chi si è, da temere i momenti in cui si è soli. Il delegare ad altri le proprie scelte; è il motivo per cui si resta in dinamiche medioevali, con ancora in essere il principio della spada e non del convivere pacifico. Risultato della paura. La fisica quantistica ha dimostrato il vero punto di svolta per una nuova realtà. Azioni pensieri e parole sono come onde in un oceano di umani. Il tipo di onde che si produce, in linea di massima, può essere quieto, mosso o burrascoso. Ogni umano ne ha la capacità creativa. Cosa scegliere? Un cambiamento culturale profondo, da agire. Cammino verso la reale natura umana. È giunto il tempo di applicarsi per una convivenza libera dalla paura. Un’ultima citazione: “Le persone esistono per essere...

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