Autore: Rita

I BAMBINI – PARTE DUE

Sempre da una lezione sulla poesia di Chandra Livia Candiani con bambini delle elementari. L’argomento è “Quello che resta” Monica, dieci anni, filippina. “(….) Abbiamo passato momenti duri ma poi è uscito il sole a darci felicità. Noi siamo colline e, piano piano, ci abbassiamo. Maestra il verbo restare non è all’infinito!”   Un bimbo albanese di dieci anni “A qualcosa ho detto addio ad altre buongiorno ma nel profondo di me sono triste. Sento qualcosa di ruvido e duro. Qualcosa che si sbriciola subito e si trasforma in polvere. Qualcosa pesante con buchi e che mi taglia. In noi non c’è più la paura di essere poveri ma di essere spaventati dalla...

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I BAMBINI

I bambini Chandra Livia Candiani nelle scuole elementari, nei suoi seminari di poesia, ha fatto lavorare i bimbi su alcuni argomenti, tra cui “il silenzio” (*).   Ecco cosa scrive una bimba di nove anni filippina. “Io voglio sempre silenzio come un’ombra ferma. io sono come una conchiglia silenziosa. la conchiglia è come una clessidra che fa cadere sulla sabbia il mio piccolo autoritratto,”   Un’altra bimba di dieci anni “Il silenzio è un vento che passa attraverso noi, una soffice e tenera aria, il silenzio è caldo, come una coperta morbida, come un liscio e leggero foglio che delicatamente diventa il nostro piccolo silenzio.”   Un bimbo egiziano di dieci anni “Il silenzio è l’allegria rastrellata del nostro corpo”   (*) Chandra Livia Candiani “Il silenzio è cosa viva – L’arte della meditazione” Giulio Einaudi...

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INTERDIPENDENZA

In un momento in cui fra gli umani sta prendendo sempre più forma una divisione fra popoli e nazioni, nutrendo l’odio, sento la spinta a passarvi un frammento di una conversazione del Buddha, con un suo discepolo di nome Ananda (°), sull’interdipendenza, che permea la vita di tutti gli esseri viventi. É stata dimenticata, creando un visibile e profondo disagio nella convivenza umana. Questo spaccato può fare rimembrare chi siamo e dove ci troviamo. “Il Buddha sorrise: Ananda non farti ingannare dalle parole. Essendo i fenomeni privi di un sé, la loro esistenza non è quella della percezione ordinaria ….. ……. Ananda: Vedo l’aria, senza la quale il fuoco non sarebbe divampato e il vasaio non avrebbe respirato. Vedo il vasaio e l’abilità delle sue mani. Vedo la sua coscienza. Vedo il fuoco e la legna che lo ha alimentato. Vedo gli alberi che hanno fornito la legna. Vedo la pioggia, il sole, e la terra che hanno fatto crescere gli alberi. Signore, vedo migliaia di elementi interconnessi che hanno concorso alla realizzazione di questa ciotola.” Se considerassimo questa visione nella nostra quotidianità forse la dinamica fra umani sarebbe diversa. Con una consapevolezza più ampia e realistica molti invasivi ego si sgonfierebbero, dando forma a una nuova convivenza, che farebbe vivere ciò che ci circonda e gli altri esseri viventi come co-creatori della nostra esistenza, in pace. (°) Thich...

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SULL’IMPOSSIBILE

“Chi crede una cosa impossibile non dovrebbe disturbare chi la sta facendo” (Albert Einstein) Abbiamo interiormente forze potentissime, siamo vivi grazie alle passioni, e siamo liberi. Sono frecce potenti che se centrano il personale bersaglio, la vita acquisisce un significa pieno. La passione peggiore è la passione per il sonno, inteso come torpore, come annebbiamento; molti mezzi attuali come i cellulari, la televisione e quant’altro portano a questo stato dell’essere, se ci lascia portare. La paura può portare a quesiti alti e alla ricerca delle relative risposte, che possono portare alla conversione della paura in amore. La passione è interiore, come il senso di libertà, è qualcosa che nessuno può rubare, perché si trova nel nostro cuore. La libertà è interiore non è all’esterno. Si pensi ai venticinque anni di prigionia di Nelson Mandela che ha perdonato i suoi carcerieri. I propri sogni albergano in un non luogo. È necessario pensare alla bellezza, alla passione, e il mondo si può trasformare. Se continuiamo a pensare alle guerre, alle pandemie, ai disastri, siamo inquinatori. Diventiamo ciò che pensiamo, si cambia il modo di pensare e il mondo cambia. Il mondo è lo specchio di ciò che pensiamo. L’impossibile è ciò che diventa il credo per trasformare il mondo. Siamo della stessa materia delle stelle. La speranza ha in sé il coraggio accompagnata dalla consapevolezza. Vedere intorno il caos e restare...

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RIPRENDERE AD AMARE

C’è un movimento in grande sviluppo, circa l’aumentare il livello di coscienza, in modo sempre più elevato. Le persone sono sempre più pronte ad accogliere modalità che sostengono un risveglio della consapevolezza, sebbene non se ne parli molto. Questa modalità è a favore di una vita piena, creativa, sorridente, in pace, in equilibrio, gioiosa. Vivere, cioè esserci, è una forza particolare che nasce dalla libertà che viene non da ciò che si è abituati, ma per il tramite che trasmette una forza potente, fare del bene. La sofferenza nasce dalla resistenza al dolore, non si va oltre. Si biasima, si dà colpa a qualcun altro, ci si sente vittima, si nega il dolore o lo si minimizza. Questo è il corpo di dolore. Quando si è presenti e si prende una certa distanza, ci si accorge che non si è quella sofferenza. Questo processo richiede impegno, ma è così. Assorbire il dolore con il respiro nel cuore accompagna al cambiamento, è il principio dell’entalgement. Maggiore consapevolezza, maggiore comprensione, porta alla connessione con il proprio essere: si sorride di più, si respira in modo più ampio, un tesoretto di gioia, gratitudine, determinazione. Aumentano le azioni positive. I nostri nonni e genitori hanno ricostruito il nostro paese uscito dalla guerra, noi ora ricostruiamo lo stato dell’essere. Avere successo non significa avere fama, ambizione e quant’altro, ma realizzare gioia, creatività e libertà,...

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