Autore: Rita

La Gentilezza (parte prima)

Il praticare la gentilezza dà valore alle relazioni, alla convivenza fra le persone, è riconoscere un’attenzione e rispetto a prescindere dallo status,  come essere umano. La gentilezza fa spazio relazionale, dà la possibilità di ascolto e di interagire sia che la  si pensi allo stesso modo o all’opposto, senza innalzare barriere. Non è un’azione di debolezza o uno stato passivo, bensi un modo che testimonia forza interiore. Il sorridere con accoglienza, e non con l’arroganza del “so tutto io”, il sentirsi comodo nell’ascolto, l’essere spontaneamente presente, avere un atteggiamento di apertura al mondo lasciando andare preconcettuali difese, rende la propria esistenza degna di essere vissuta e significativa, trasformando la convivenza e la realtà in cui si vive più umana e ospitale. La gentilezza ammorbidisce cuori induriti, la gentilezza rende interiormente forti e non grossolani. Di quanto poco se ne parli e si agisca è testimonianza di  consapevolezza circa emozioni umane come  rabbia, paura, difesa, aggressività, pregiudizi, cioè grande fragilità interiore, da cui nasce un non contatto con il prossimo. Quando si pratica la gentilezza, fa capolino, come una leggera goccia d’acqua, un sorriso delicato quasi un caldo piumino che scioglie la nostra parte abitata dalla preoccupazione, dalla paura e quant’altro; in questo spazio temporale di apertura ci si può accorgere, ponendo attenzione, di quanto sia prezioso “usare questo piumino” chiamato gentilezza . Ci si può impegnare a praticarla, prendendo...

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I contadini di Patù

  Pubblico questo testo scritto da un gruppo di contadini a Patù, un piccolo paese nel Salento vicino a Santa Maria di Leuca. Lo pubblico come mi è stato inviato. “Movimento NOI (Nessun Ostacolo Insieme) E’ la fiducia, la sicurezza interiore, la sensazione di tranquillità che ho quando posso smettere di preoccuparmi delle mie più basilari necessità, quando posso liberarmi della preoccupazione di me stesso. Perché posso farlo? Perché tutti gli altri si preoccupano di me e io di loro, proprio come una grande famiglia sana, non sono circondato da nemici pronti ad approfittarsi di me, bensì da persone su cui posso contare. Questa è proprio la calorosa sensazione che ci “accarezza”, il fatto che tutti siamo garanti uno dell’altro. Che ognuno trovi nell’altro non un concorrente o un nemico, ma un appoggio ed un parente. E’ così in alcune relazioni materiali, è necessario che lo diventi anche nelle relazioni sociali e personali tra tutti noi.”...

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INTERDIPENDENZA

A tal proposito vi cito un passaggio che ritengo  importante: “Molti esperimenti di fisica ci hanno dimostrato, autorevolmente,  che nel mondo atomico e subatomico la realtà è indivisibile (EPR, Electronic Paramagnetic Resonance). Due particelle di luce che hanno interagito continuano ad agire come parte di una singola realtà; si confrontano istantaneamente, a prescindere dalla distanza, in modo correlato, senza nessun scambio di informazioni. Il concetto di interdipendenza stabilisce che i fenomeni non possono essere definiti in termini assoluti, ma solo in relazione ad altri.  Questa è la stessa idea  dei principi  di relatività che sono stati stabiliti da Einstein. Nella fisica il movimento di un oggetto non può essere definito in termini assoluti, ma solo in relazione al movimento di un altro oggetto. Se non c’è una struttura esterna di riferimento il movimento è equivalente al non movimento. Einstein ha dimostrato che tempo e spazio possono essere definiti solo in termini relativi, che dipendono dal movimento dell’osservatore e dall’intensità del campo gravitazionale. La nozione di interdipendenza ci porta direttamente all’assenza di esistenza indipendente. L’idea di proprietà intrinseca, esistente per se stessa e da se stessa deve essere scartata.” (“The quantum and the lotus, a journey  to the frontiers when the sciences and buddhism meet” di Matthieu Ricard e Thrin Xuan Thuan, Crowm Publishers , New York, 2000). E’ necessario porre attenzione a queste preziose scoperte scientifiche, che riguardano la...

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IL CAMBIAMENTO

Dal momento del concepimento la nostra esistenza è caratterizzata dal cambiamento. Il nostro sistema è, come la natura, sempre in movimento trasformativo. Niente resta come il momento precedente. Movimento trasformativo  fisico, mentale, interiore. Da giovani studenti il cambiamento e la trasformazione,   sono “pane quotidiano”, poi man mano che si cresce questo movimento si affievolisce, per trasformarsi in una sorta di posizione difensiva per ciò che si è raggiunto, a scapito spesso della creatività, ma soprattutto si dimenticano sogni e intenzioni verso aspirazioni desiderate, spesso si perde la curiosità e l’ampliamento di  limiti, che la vita ci sfida ponendoceli. Tutto...

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