La felicità è una scelta non un risultato

Niente ti renderà felice finchè non scegli di essere felice

Nessuno ti renderà felice finchè non decidi di essere felice

La felicità non arriverà a te può solo venire da te.

Noi siamo tutti differenti e contemporaneamente uguali, apparteniamo ad un Uno e tutti con una propria e irripetibile umanità. Proviamo tutti dolore, gioia , sofferenza, amore, rabbia entusiasmo e così via, e nelle esperienze della vita ognuno di noi ha un modo unico e irripetibile di dare risposte e agire. Questa è la magnificenza dell’umanità, non c’è niente di scontato, tutto è possibile. Il fondamento di questa nostra peculiarità è essere, lasciando andare giudizi interiori verso se stessi e non occupandosi dei giudizi degli altri. Tutto ciò che vediamo e percepiamo dell’esterno è una proiezione del nostro mondo interiore. Ogni individuo è responsabile di questo spazio personale e intimo. Non visibile a nessun altro. Atro spazio di cui siamo responsabili in toto è la produzione dei nostri pensieri, che hanno un impatto potente sulla percezione della nostra realtà e sulla realtà fisica. Non possiamo incolpare nessuno per come va la nostra vita, è necessario domandarsi che cosa vediamo, IMG-20160916-WA0000percepiamo, pensiamo e agiamo. Se desideriamo gioia è necessario agire gioia, se vogliamo armonia è necessario agire armonia.  Senza attaccamento e/o aspettative, ha a che fare con il tipo di persona che scegliamo di essere. Ciò significa essere  pienamente padroni della propria casa interiore Detto in un modo più essenziale discernere fra essere in pace e armonia con la vita, o essere in lotta e guerra con la vita.  La vita è uno stato mentale e con consapevolezza o senza consapevolezza ognuno sceglie, e di conseguenza la vita, come una fotocopiatrice, ci rimanderà il nostro stato mentale al riguardo; come a dire, sei soddisfatto del tuo stare nella vita? E la risposta a questo quesito prevede un infinito numero di risposte e azioni. Cambiamo pensieri azioni e parole e cambia il mondo! Tutto parte dal’individuo e ognuno di noi costruisce il  suo cammino evolutivo.  E’ tempo di costruire le fondamenta di un’umanità culturale che sia sensibile al rispetto della convivenza fra umani, sensibile al rispetto del nostro habitat, vitale e prezioso e di grande bellezza, e tutto ciò a favore del nostro stare bene  nella vita  con semplicità e armonia. Tutto ciò, personalmente, la ritengo una via verso la felicità, che non ha a che vedere con l’accumulo di beni materiali ma con una equanime convivenza. A prescindere dagli avvenimenti più o meno forti è necessario costruire  una IMG-20161230-WA0000pace interiore che ci offre la possibilità di vivere felici e a proprio favore, senza prevaricare nessuno, ed emanando intorno a noi  una frequenza che sostiene chi ci circonda.  Condividendo in modo equanime la nostra “casa terrena” .  L’attaccamento ai beni materiali fa perdere di vista azioni fondamentali come produrre pensieri gentili, agire azioni gentili, dichiarare parole gentili. Quando c‘è attaccamento ci si indurisce perché si teme di perdere l’oggetto del proprio interesse primario. Questo tipo di rapporto non crea armonia, amorevolezza e bellezza, ma separazione, paura, difesa. Siamo qui di passaggio e in verità nulla rimane in maniera definitiva, è  tutto di passaggio, anche le persone più care sono di passaggio, tutti noi siamo di passaggio, nulla è definitivo, bensì in perenne movimento e trasformazione. Il compito primario è quindi vivere il più pienamente possibile. Essere autentici, senza usare il potere di manipolare e  sopraffare un’altra persona per un personale tornaconto. E’ nostra personale responsabilità e discernimento circa a ciò che vogliamo sia il mondo e il nostro  stare nella vita. Con umiltà  scegliamo il nostro meglio, e per fare ciò non c’è bisogno di schiacciare, violare, manipolare un altro essere, o la natura. Scegliere a favore della propria felicità significa vivere in presenza, abitare il proprio tempo presente in profonda connessione con sè stessi, e quando lo si è,  si smette di pensare che la propria felicità dipenda da qualcosa di esterno, è solo responsabilità individuale.