La sensibilità dei cinque sensi fa percepire una realtà illusoria e grossolana, mentre quella in cui si vive è caratterizzata da fenomeni non conosciuti, perché non percepiti. Benché questi eventi più sottili siano stati dimostrati dalla scienza, nella vita quotidiana non si agisce in base a questa conoscenza.
La fisica quantistica ha dimostrato che se si prende una particella e la si divide in due, una la si sposta a San Francisco e una resta qui, apportando un cambiamento a una delle due, anche l’altra metà cambia allo stesso modo, senza intervallo temporale, simultaneamente. Ne consegue che sebbene si sia separati fisicamente, c’è una frequenza, non rilevabile dai sensi, che mantiene in connessione le particelle di tutto ciò che esiste. I fenomeni contenuti nel Big Bang, connessi in origine, hanno una frequenza non rilevabile dai nostri sensi che mantiene tutto collegato. Il tutto è uno. Agire nel quotidiano questa scoperta, già conosciuta in tempi antichi da altre culture, cambierebbe molte situazioni nel mondo. Penso che molti conoscano questo detto “un battito di ali di una farfalla procura un tifone dall’altra parte del mondo”. Ricordando questo principio, ogni giorno, le azioni personali avverrebbero con una consapevolezza ben più ampia. Si presterebbe attenzione alle parole e ai pensieri prodotti, le cui frequenze navigano, condizionano non solo la terra ma tutto l’universo.
Possono affiorare resistenze al pensiero di una propria responsabilità così ampia, ma questo è quello che è. Ognuno di noi ha un potere personale che trasforma qualcosa nel mondo; se più persone con una stessa intenzione si uniscono e si focalizzano su un’intenzione comune, questo potere aumenta, gli umani sono co-creatori della realtà. Sono stati scritti al riguardo diversi articoli sulla qualificata rivista scientifica “Nature” e non solo (vedi gli articoli precedenti sulla fisica quantistica).
Eppure si combatte uno contro l’altro, per vincere e dimostrare in questo modo che si ha ragione, una visione che forse poteva essere valida per le crociate, ma non sicuramente in tempi come questi. Nonostante questa visione crei scombussolamenti e dolore, è ancora vitale. Questo approccio non porta a un futuro migliore ma verso la distruzione; è sufficiente osservare gli avvenimenti attuali. Non è una questione di forza o muscoli ma di essere umani nel condividere in pace questa meravigliosa casa che è la terra.
Nonostante sia stato dimostrato scientificamente, non si è consapevoli che se si procura danno o dolore a un altro umano lo si fa anche a sé stessi. La frequenza si irradia, nessuno ne è immune. Credo che ognuno, per il proprio spazio di influenza, dovrebbe approcciare queste scoperte della fisica quantistica e cominciare a muoversi con un tipo di consapevolezza nuovo e più evoluto, per il futuro dell’umanità. Non uno contro l’altro ma uno per l’altro.
La non conoscenza può creare gravi danni.
Commenti recenti