“Non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno e riuscire ad amarti” (Carl Gustav Jung)
È uno dei passaggi di vita più impegnativi e di maggiore potere per la libertà interiore che dona. Un primo passo è perdonare chi ci ha ferito. Quando si tratta di noi stessi si incappa in una parte più profonda, più datata, “rocciosa”. Tutto ciò si può scardinare, sciogliere e liberarsene.
La parte più difficile da trasformare è l’idea che si ha di sé stessi, legata a un retro pensiero che boicotta, la cui sorgente nasce da sollecitazioni e condizionamenti esterni che ci hanno fatto sentire non adeguati o in colpa. Schemi educazionali, giudizi scolastici o relazionali e quant’altro, che possono creare rimpianti, sensazione di impotenza o incapacità e altri limiti. Mentre la nostra essenza è pura luce, basta osservare un neonato.
La buona notizia è che come tutti i fenomeni umani anche questo cammino è impermanente, quindi si ha il potere di porre fine a limitazioni mentali. La forte intenzione di liberarsi da questi orpelli è il mezzo più potente. Il distacco dal passato inizia nel comprendere che ognuno di noi fa il meglio che può, regola valida per ogni umano, a cui appartiene un percorso unico. Proteggere la propria parte bimba/o, qualcuno la chiama “l’età dimenticata” °°, fortifica nel momento in cui ci si conosce in modo più approfondito. Si tratta di avere nei propri confronti la stessa delicatezza che si agisce con un bimbo piccolo in difficoltà. Questo percorso di conoscenza permette di essere accoglienti anche con gli altri. Ogni passo in avanti individua sempre più la grazia di questa imperfezione perfettibile dell’esistenza umana. Ogni circostanza, anche forte, possiede una magia intrinseca nel toccarci il punto che ha bisogno di attenzione, riconoscendo annidati dentro di noi, rabbia, dolore, senso di impotenza e quant’altro. Quando si coglie il senso, quella parte sollecitata si scioglie, liberandoci dal peso di un passato che non esiste più, soprattutto staccandoci da un attaccamento che ferma il cammino della vita adesso.
È un lavoro intimo, faticoso, in certi momenti duro, dove il farsi aiutare può dare spinta a proseguire, non cedendo agli inevitabili momenti di scoraggiamento. Un viaggio verso sé stessi, verso la gioia e la leggerezza, per rendere il mondo un posto più confortevole. Libero da odi che si creano per mancanza di conoscenza di chi siamo e del vero senso di questo passaggio sulla terra, agendo una reale e costruttiva convivenza fra umani. Aprendo le porte alla forza più potente sulla terra: l’amore
°° “L’età dimenticata: libera il bambino che sei stato” di Emily Mignanelli Ed. Feltrinelli
Commenti recenti