Essere positivi testimonia gentilezza nei propri confronti
e di conseguenza verso gli altri

Rita

Siamo dotati di uno strumento potente, il cervello, ancora sconosciuto a noi nel suo funzionamento e nelle sue _MBF9706_1024funzioni complessive, un vero computer che può essere allenato, usato e sintonizzato all’attenzione al nostro sistema psicofisico. E’ da tenere in buon funzionamento. Beviamo acqua? A lui serve molto. Gli diamo ossigeno? A lui serve molto. Ci focalizziamo a produrre pensieri positivi e intenzioni positive? Ci fa vivere meglio. Ci focalizziamo a produrre un’esistenza a nostro favore, usando questo potente strumento? La vita diventa confortevole. Peccato che in genere respiriamo molto meno di quanto dovremmo, beviamo meno di quanto dovremmo, e soprattutto non ci alleniamo adeguatamente a prestare attenzione ai tipi di pensieri che produciamo. Il produrre pensieri di adeguatezza, di ampiezza e di prosperità è volontà agita, che ha un riverbero nella nostra esistenza. Solo alla persona è dato ampliare la visione, con una valenza positiva e a proprio favore.

Apri gli occhi e guardati dentro,
sei soddisfatto della vita che stai facendo?

Bob Marley

_MBI2294_1Mentre si sta davanti al televisore per diverse ore, come esempio e non è l’unico, letteralmente “bevendo” notizie, fiction e talk show ricchi di violenza e dispensatori di paura, a dosi più o meno omeopatiche, la persona si depaupera dell’intensità della propria gioia di vivere da protagonista la propria esistenza.
Si è martellati quotidianamente verso il sentimento della paura. E’ una trappola. La paura (come i giudizi verso noi stessi e gli altri) restringe, ferma, alza muri interiori e non ci fa avere la visione allargata di dove ci si trovi e delle reali possibilità a nostra disposizione. E’ molto utile dedicare tempo a esercitare la nostra volontà a produrre pensieri positivi, e a creare un salto di coscienza a favore della nostra esistenza. La mente non è il cervello, lui è l’elaboratore, la mente è tutto i nostro sistema fisico emotivo, è la nostra storia che abita nel nostro corpo, e la si può trasformare. Accade, molto spesso, che cediamo alla lamentela o alla paura, con questa modalità il nostro sistema si ripiega, soffre, rallenta e spegne la sua fiamma più importante, la creatività, noi siamo prima di tutto esseri creativi. E’ importante impegnarci a produrre pensieri positivi e a creare il nostro bene, sperimentando anche grazie a quel fantastico computer di cui siamo dotati, e che usiamo al due e tre per cento, quando va bene. Un dono che ci è stato dato, indistintamente a tutti, è il potere di creare e realizzare il nostro bene. Ci sono modi infiniti per farlo. Sono stati sperimentati duecentosessanta modi diversi di lavare i piatti, immaginiamo cosa può essere per le esperienze di vita!

I pensieri sono solo pensieri e si possono cambiare

Louise Hay

CallaRossaLe esperienze negative o dolorose o scomode esistono per imparare, è puro apprendimento per farci evolvere, è come essere a scuola. Scuola di vita. Non esistono questioni personali solo apprendimento. Quindi la domanda più utile da farci in questa evenienza è: “Cosa mi sta insegnando questa esperienza? Cosa mi sta insegnando questa relazione?” E’ rispondendo a questa domanda che nasce un sé più luminoso e soprattutto più autentico, sapendo sempre di più chi si è veramente. E’ necessario stare in vero ascolto di sé. L’esterno è solo il mezzo per poter diventare chi si è veramente, ed un fantastico e grandioso specchio che ci fa vedere come siamo e ci dà la possibilità di trasformarci positivamente. Nulla succede a caso. E’ tutto creato da noi, dalla nostra mente e viene elaborato attraverso il cervello e dà come risultato la nostra manifestazione. Il cervello è l‘elaboratore della nostra storia e delle nostre scelte, delle nostre percezioni sviluppate dall’esperienza. Su tutto ciò abbiamo potere di discernimento, cioè di cambiare la storia. La vita è uno stato mentale, è di conseguenza relativa, perché ognuno la vede diversamente, a seconda della propria storia, della propria percezione e di che cosa si decide di farne. Ci ripieghiamo o ci rimbocchiamo le maniche, sperimentando, alla ricerca del meglio per noi stessi. In base alla nostra storia creiamo percezioni più o meno positive, in base alla percezione creiamo i pensieri, le credenze poi i comportamenti e infine le abitudini. E lì spesso ci si cristallizza.

Tu sei quello che pensi e non quello che dici

Albert Einstein

_MBF1051_1-1024Noi facciamo parte di un ciclo che è in continuo movimento, che è sempre vitale e in trasformazione. Quando ci si cristallizza in comportamenti ripetitivi e abitudini ci perdiamo il meglio di noi stessi e della nostra esistenza. Noi siamo qui per essere duttili creatori. Il cercare di essere sempre più chi si è veramente avviene attraverso l’ascolto e la focalizzazione a sé, nel processo della vita, con un afflato positivo, costruttivo e di trasformazione. E solo la persona può tenere in mano “il proprio timone” in questa direzione. E’ una responsabilità individuale, intima e da manifestare. Se non la si manifesta, per noi che viviamo in una realtà fisica, non esiste anche se c’è l’intuizione. Responsabilità della manifestazione. Con gioia e trasparenza, anche se talvolta comporta dubbi, timori, tentativi, stropicciamenti interiori, ma senza mai demordere, con uno spirito forte vitale e indomito. La mente è un mezzo molto potente, per questo è importante restare focalizzati e prestare attenzione a come la si usa, perché lo strumento ha un impatto importante sulla realtà fisica. La fisica quantistica lo sta ampiamente dimostrando, il calore del nostro corpo è la testimonianza dell’esistenza di un campo energetico di cui ognuno di noi ne è responsabile e che ha un impatto sulla coscienza collettiva. Non si può ignorare o sottovalutare l’importanza di questa realtà. La mente, mi ripeto, non abita nel cervello bensì in tutto il nostro sistema psico-fisico. Un esempio: avviene uno benefico scarico di endorfine nel nostro corpo a fronte di una grande gioia o nel provare amore oppure avviene l’effetto “corrosivo” e dannoso quando il nostro corpo produce cortisolo a fronte di uno stress psico fisico. Il cortisolo può danneggiare l’amigdala, sede dei nostri ricordi. Il primo passo è darsi accoglimento amorevole e cominciare a scegliere i pensieri che ci rendono amorevoli verso noi stessi, e le azioni di conseguenza. Questo è uno dei passi più importanti per cambiare la nostra vita in modo positivo, e non solo la nostra vita, anche il nostro apporto alla coscienza collettiva, spostandola dalla paura verso la pace.

Un buon pensiero mattutino davanti allo specchio, guardandosi profondamente negli occhi (cosa che non facciamo praticamente mai) è un piccolo rito, un breve stacco dal mondo per stare con sè stessi e un buon modo per augurarsi buongiorno, come lavarsi i denti tutte le mattine. Come dice per esempio Louise Hay, il pensiero potrebbe essere:

“Io mi amo e mi accetto esattamente così come sono”

Da ripetere per venti volte.

Rita


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