I nostri cinque sensi non colgono la parte più sottile della realtà. Le credenze circa l’argomento trattato, originate da ciò che ci dicono, dalla storia, dalla scienza, dalla famiglia, dalla religione, dagli amici ecc., spesso non sono oggetto di dubbi, si mantengono in vita pur non corrette. Le attuali scoperte di fisica quantistica le stanno ribaltando. I passi in avanti in questo campo dovrebbero essere pubblicati sui libri di scuola, sulle prime pagine dei giornali, perché senza questa conoscenza si continua a vedere il mondo diverso rispetto a quello che è in realtà. Alla luce delle nuove scoperte, si può scegliere che persona essere nel mondo, trasformando lo stile di vita.
Max Planck (1858-1947), padre della fisica quantistica, in età avanzata ha dichiarato: “La materia di cui è composto il mondo non esiste nel modo in cui pensiamo esista. Come uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla scienza più chiara e cristallina, lo studio della materia, vi posso dire che conosco così poco degli atomi. Non esiste la materia come tale.” La forza che tiene le particelle insieme è quella della coscienza e della consapevolezza, che organizza le onde quantistiche di cui sono composti gli atomi, superamento della concezione meccanicistica dell’atomo, dove l’elettrone percorre traiettorie fisse con moto regolare (Heisenberg 1901-1976).

La particella più piccola del mondo e il confine dell’universo non sono ancora stati trovati perché il nostro osservare e le aspettative modificano l’universo! Le onde quantistiche sono sempre in movimento, vanno e vengono, sono le possibilità della vita, che arrivano e vanno, sta a noi coglierle o meno, se non si colgono, vanno.
L’esperienza che mi ha colpita, studiando la filosofia buddista, è, che sebbene sia una cultura antica di almeno 2.500 anni, già allora si studiava quello che la fisica quantistica sta dimostrando ora. Si entra in contatto con una saggezza che apre il cuore e noi occidentali, con il nostro attaccamento agli oggetti, al nostro ego, con il nostro correre perenne, rischiamo di perdere definitivamente. La gioia, quella che permane a prescindere dagli avvenimenti esterni, si può raggiungere restando in contatto con il proprio cuore, l’organo più potente nel modificare la materia di cui è fatto il mondo e le nostre esperienze (vedi articolo precedente), fermando il “ruminare” della mente.
L’università di Princeton grazie al programma “The Global Consciousness Project” riesce a registrare il cambio di coscienza all’interno del campo, a livello mondiale.
Chiudo con tre frasi.
Il poeta Kahlil Gibran: “La bellezza è la vita, quando la vita rivela il suo profilo benedetto. Ma voi siete la vita e siete il velo. La bellezza è eternità che si mira in uno specchio. Ma voi siete l’eternità e lo specchio”
Rumi: “Al di là delle idee giuste o sbagliate, c’è un campo, ci incontreremo là”
Rudolf Steiner: “Per la mia percezione sono chiuso dentro i limiti della mia pelle. Ma ciò che sta dentro la pelle appartiene al cosmo, preso come un tutto”
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